Tradizione Egizia

I Testi delle piramidi sono un grande insieme di formule simboliche, scritte probabilmente da Sacerdoti, Saggi, Veggenti; la loro prima testimonianza si trova nelle iscrizioni della Piramide di Unas (Ounas – V Dinastia 2375-2345 a.C.) e in quelle dei sovrani della VI Dinastia (Teti, Pepi I, Merenre, Pepi II) e delle regine.

Dai Testi delle Piramidi sappiamo che nella Luce risiede il segreto della vita, essa stessa è mutazione incessante della Luce, divenire un essere di Luce che rinasce senza posa da sua madre Cielo (Nout) questa è la Via. I Testi delle piramidi sono presenti anche nella mastaba della Piramide di Teti che si trova anch’essa nell’area della grande necropoli di Saqqara.

I Testi delle piramidi sono presenti pure nella mastaba della Piramide di Pepi I che si trova anch’essa nell’area della grande necropoli di Saqqara. Pepi I fu il terzo faraone della VI dinastia (2720-2180 a.C. circa), successore di Teti.

L’egittologo francese Gaston Camille Charles Maspero (1846-1916) riportò alla luce i Testi delle Piramidi, infatti aveva potuto ammirare e studiare i geroglifici presenti nelle pareti della camera funeraria, che contengono appunto i cosiddetti Testi delle Piramidi.

 

Dai testi delle Piramidi:

“Rallegrati per la potenza vitale di Faraone, Tu brilli in quanto Faraone, Faraone brilla in quanto te,… II tuo corpo è florido, Luce divina, II tuo corpo è reso vivo in quanto Faraone, Luce divina; Tu, certo, sei la Luce divina emanata dalla dea Cielo che mette al mondo quotidianamente la Luce divina, e Faraone nasce quotidianamente come la Luce divina”.

Per l’antica Tradizione egizia Ra è la Luce divina e il Faraone è suo figlio.

Un altro brano dai testi delle Piramidi:

«Faraone brilla a Oriente come la Luce divina; quando Ra sorge a oriente, vi trova Faraone; quando Ra viene verso occidente, vi trova Faraone nel perfetto luogo dove Ra si dirige».

Significativa l’immagine di Faraone che “brilla a Oriente”, l’occhio all’interno del triangolo che naturalmente rappresenta Ra-Horus, la Luce divina. Vi è anche l’immagine del seguire la Luce o “seguire il corso del sole” (come si recita in antichi rituali) … “…vi trova Faraone nel perfetto luogo dove Ra si dirige”.

Ancora dai testi delle Piramidi:

La “Luce divina si esprime, essa trasforma Faraone in essere luminoso”, che ne diviene rappresentante alla testa di tutta l’Enneade. Ra parla e riconosce come proprio figlio il Re-Faraone.

L’identificazione di Faraone con la Luce è legata poi alla conoscenza:

Faraone è colui che conosce incessantemente la Luce divina; che la Luce divina veda Faraone, che ella conosca (sia) Faraone; Faraone fa parte di coloro che ti conoscono, conoscilo!” La Luce deve essere conosciuta, assimilata fino ad identificarvisi.

«Faraone si arrampica e scala la Luce; essendo egli stesso la luce che è sulla porta del cielo, egli pone come scala sotto i propri piedi la Luce di Ra».

E’ tramite questo viaggio nella Luce, dove si procede per gradi (si arrampica e scala la luce) – e con la luce – che il Re conosce il divino e il segreto della resurrezione.

In totale comunione con la Luce, Faraone la fa vivere quotidianamente e fa parte dei “Seguaci di Ra-Horus“; la Luce incorona Faraone, lo fa apparire in gloria, lo purifica e lo protegge da ogni male. La protezione di Ra è su Faraone e non lo abbandonerà.

Per i Testi delle Piramidi l’essere Faraone e la Luce procedono dalla medesima realtà, al punto che:

Faraone è un lampo di Luce; e coloro che risiedono nelle stelle imperiture lanciano per lui un lampo di Luce”. “L’Essere luminoso è per il cielo, ecco che Faraone è venuto alla Luce in vera forma di Essere Luminoso vivente”.

La destinazione di questo essere luminoso viene affermata chiaramente ed è messa in relazione con la vita celeste (“l’essere luminoso è per il cielo”).

Ancora dai testi delle Piramidi:

“Tu esci dalla Voce, essa ti rende luminoso”.

Da questa frase si comprende che la creazione dell’Essere di Luce (Il Faraone) è indissociabile da quella del verbo (vibrazione). Divenire Luce include la volontà del Faraone  di trasformarsi in un essere di Luce infatti gli viene detto:

“Renditi Luminoso, vieni all’esistenza, sii alto, sii luminoso”.

Il Re, il Faraone è un Iniziato, non muore poiché il principio creatore lo rende luminoso al proprio interno. Al Faraone viene data piena capacità di Luce, ed egli la conserva; egli vive in questo stato luminoso, e il suo successore, prendendo dal suo esempio di vita, sarà anch’egli un essere di Luce.  La Luce è Grande, Potente, Imperitura e completa, ed il Faraone, come essere luminoso completo, può esprimere la Parola Perfetta, parola di Luce e riunire gli Esseri di Luce. Nei Testi viene detto:

“Faraone è un Essere luminoso nella contrada di Luce, egli è un essere di luce nel proprio nome di contrada di luce da cui la luce divina (Ra) si leva ogni giorno”.

Dai Testi delle Piramidi sappiamo quindi che nella Luce risiede il segreto della Vita. La Vita stessa è mutazione incessante della Luce, divenire un essere di Luce che rinasce senza posa da sua madre Cielo (Nout), è l’obbiettivo principale per l’Iniziato; per raggiungerlo occorre una percezione intuitiva della Luce, una capacità di comunione con essa, una “pratica del Verbo che rende Luminosi.

… la riconquista della PAROLA PERDUTA

… praticare l’Ordine, l’Armonia, la Giustizia rappresentati dalla Dea Maat …

Nei Testi delle Piramidi, si evoca la Dea Maat, si dice:

Faraone ha messo la rettitudine (Maat) al posto della disarmonia (isefet)

Maat  rappresenta la regola eterna dell’universo, Verità della Vita luminosa, Armonia, Giustizia e Ordine, “rimarrà quando la specie umana e la terra saranno scomparse”. Vi è una forza tra gli uomini che si contrappone a Maat essa e denominata Isefet, la disarmonia, l’ingiustizia, il male, il conflitto, la distruzione, la corruzione … i Testi delle Piramidi ci insegnano che il dovere fondamentale del Faraone (colui che governa e fa da guida), dell’INIZIATO, … è di porre Maat al posto di Isefet, l’Armonia al posto del disordine, la Giustizia al posto dell’ingiustizia, la Verità al posto della menzogna.

… la Luce al posto delle tenebre … questo è il compito del Vero Iniziato !